ShorTà, rassegna di corti al cinema Orfeo

Un futuro distopico, terra della Sokolov multinazionale guidata da Viktor Sokolov, un uomo senza scrupoli. Oppure terra senza tempo che accoglie l’ormai anziana Dorothy tanti anni dopo il suo viaggio nella magica Oz. Così si trasforma Taranto nei cortometraggi «Pluto» e «Dorothy non deve morire», entrambi beneficiari del contributo di Apulia Film Commission e girati nel capoluogo ionico tra il 2020 e il 2021: i due
film saranno proiettati il prossimo 21 dicembre al teatro Orfeo nella rassegna di cortometraggi ribattezzata «ShorTà», organizzato dalle case di produzione cinematografiche «Clickom» e «10D Film» e condotto da Selenia Orzella, giornalista Rai con un passato da attrice.

“Il nostro obiettivo – ha raccontato Francesca Andriani di 10D film – è la restituzione alla città della bellezza generata attraverso la pellicola: una bellezza divenuta anche opportunità lavorativa per tanti professionisti del settore. Non solo registi e attori, ma soprattutto maestranze di cui questa terra è particolarmente ricca”. Anche per Celeste Casaula, amministratrice di Clickom è un’occasione con la quale tarantini “potranno scoprire nuove potenzialità di questo territorio e riflettere su un nuovo futuro percorribile grazie all’enorme lavoro fatto in questi anni da
Apulia Film Commission e dai primi importanti passi compiuti dal Comune di Taranto che ha dato vita a un Ufficio Cinema in grado di accompagnare le società di produzione nelle varie fasi di lavoro”.

Ma Shortà sarà anche e soprattutto una serata per gli amanti del cinema, un evento per godere in presenza delle
emozioni che il grande schermo sa offrire. Emozioni che arriveranno anche dalla proiezione di «Anne», cortometraggio prodotto da 10D Film e Anemone Film con la regia di Domenico Croce e Stefano Malchiodi: un piccolo grande capolavoro premiato col David di Donatello 2021.

La prima opera proiettata sarà «Pluto» del regista tarantino Ivan Saudelli. Prodotto da Clickom, il cortometraggio racconta un mondo distopico, in cui la sicurezza è garantita dalla multinazionale «Sokolov» tramite un sistema di droni e microchip sottocutanei conosciuto come «Human security», nel quale Igor, un ex musicista squattrinato, combatte ogni giorno con una vita davvero troppo severa con lui e con un passato che torna a chiedergli dazio. Un giorno è convocato da Viktor Sokolov che lo mette davanti alla più grossa decisione della sua vita, un bivio senza ritorno. Una serie di avvenimenti si innescheranno in una storia di sacrifici estremi ai limiti dell’assurdo, portando lo spettatore a ricostruire gli eventi scavando nel passato dei protagonisti.

Distribuito da Premiere Film, Pluto vanta l’interpretazione di Gianmarco Tognazzi, nel ruolo di Viktor e del figlio Tommaso, ultimo della dinastia di artisti e per la prima volta dinanzi a una macchina da presa. Ma il corto, unico film italiano finalista al «Méliès d’argent» al «Trieste science+fiction festival» il più prestigioso e importante evento di fantascienza in Italia, è soprattutto frutto di una squadra a trazione pugliese: oltre al regista Saudelli, il protagonista è interpretato dal tarantino Silvio Gullì e nella troupe list compaiono anche i nomi dello scenografo Vito Zito, della costumista Lilian Indraccolo, dell’autore delle musiche Mirko Maria Matera, tutte eccellenze pugliesi già particolarmente apprezzati nel panorama nazionale.

Subito dopo il confronto con il regista, sullo schermo dell’Orfeo sarà proiettato «Dorothy non deve morire», scritto e diretto dal tarantino Andrea Simonetti e prodotto da 10D Film. L’opera racconta di una Dorothy, interpretata da Milena Vukotic, ormai anziana vive con la sua domestica Sally in un vecchio mulino. La donna è molto malata, le sue condizioni sono gravi. La sua ultima volontà è quella di rivedere i suoi compagni di viaggio ai tempi di OZ con i quali non è più in contatto da anni. Ma Leone, Spavento e Latta sono molto cambiati dai tempi del viaggio, sono divenuti personaggi pubblici e la loro notorietà ha cambiato i loro caratteri e il l loro stile di vita: l’aggravarsi delle condizioni di Dorothy saranno l’occasione per incontrarsi e confrontarsi dopo tanti anni. Anche il lavoro di Simonetti vanta una squadra di professionisti provenienti nella quasi totalità dalla Puglia: oltre al regista, nel cast figurano la leccese Serena Tondo e il tarantino Gaetano Colella che ha anche collaborato alla sceneggiatura, e nella troupe spiccano i nomi della costumista Giulia Pagliarulo, la scenografa Marta Marrone, la truccatrice Giorgia Melillo e poi attrezzisti, macchinisti, elettricisti e tanti altri professionisti come Pino Forresu, tarantino d’adozione, che ha composto la colonna sonora. Vincitore del premio CineLab nella sezione «Spaziocorto» del «Trieste science+fiction festival», il cortometraggio di Simonetti ha già collezionato i premi come miglior corto commedia, migliore sceneggiatura e migliore attrice protagonista a Milena Vukotic al «Prato film festival», la menzione speciale alla scenografia e ai costumi all’«Apulia Film Fest», e i premi per la migliore attrice non protagonista, assegnato a Serena Tondo, e per i migliori costumi al «Corto cultural classic» di Napoli.

Shortà prenderà il via alle 20 del 21 dicembre: i biglietti, del costo di 5€ sono disponibili sul sito https://www.teatrorfeo.it/